TNT Village: lo scambio etico

Oggi voglio presentarvi un sito che oltre ad essere ricco di file torrent, costituisce una grande community per tutti gli appassionati dello scambio P2P.
Sto parlando di TNT Village, il cui statuto recita cosi:

Il fine principale di questo sito è quello di porre in evidenza l'ormai obsoleta normativa sul diritto d'autore, che, causa la lunga durata della tutela di tali diritti, risulta essere un freno alla cultura ed alla diffusione della conoscenza, quindi una drastica riduzione di questi "tempi di garanzia" è indispensabile per far si che alcune opere possano essere liberamente diffuse, sia a scopi culturali ma anche più semplicemente a scopo edonistico.
Riteniamo necessaria ed urgente una riforma sostanziale della legge sulla tutela dei diritti d'autore, a scopo di sfruttamento economico dell’opera, anche per liberare molte di quelle opere dimenticate nei sottoscala delle case di produzione e distribuzione e poterle così restituire alla comunità mondiale.
Siamo fermamente convinti della necessità di una maggiore diffusione dell’arte e dei saperi, ma nonostante ciò riteniamo doverosa la tutela della paternità di un’opera e come giusto ed equo il riconoscimento economico per l’autore della stessa.

Il sito mette a disposizione le seguenti sezioni fra cui cercare:

http://www.tntvillage.scambioetico.org/


Nonostante non ci sia lo scopo di lucro, molte delle opere sono coperte dal copyright e quindi di fatto illegali. Tra le novità anche le registrazioni delle ultime puntate dei Cesaroni.

Voi cosa ne pensate... è giusto parlare di scambio etico?


Update: link del sito aggiornati!
TNT Village: lo scambio etico TNT Village: lo scambio etico Reviewed by Nitro81 on 17:07 Rating: 5

3 commenti:

  1. Mi raccomando non rispondete tutti insieme :P

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  2. A parle la battuta:
    Si e' materiale coperto da copyright.
    Il "senza fine di lucro" pone la questione sotto un'altro profilo:
    Visto che il fenomeno dello scambio digitale di materiale copyrighted non e' arrestabile, visto che e' dimostrato che questo non influisce sul mercato (anzi nella musica e' un potente traino alle vendite vedi le radio), visto che questo fenomeno sta cambiando la distribuzione delle opere a scapito solo dei distributori ma non degli autori e' evidente che una autolimitazione sui tempi di rilascio e' una precauzione verso il mercato che poco spazio lascia alle polemiche. Inoltre ricordiamoci che non ci sono solo i diritti alla proprieta' intellettuale ma anche quelli all'accesso alle informazioni culturali.
    Tirando una semplice riga lo scambio etico e' ribadire quale e' il limite che il diritto (sacrosanto) al godere delle opere del proprio ingegno ha rispetto al diritto di accesso ai saperi.

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  3. sono d'accordo con te, anche se lo scambio di materiale protetto da copyright verrà visto sempre come una minaccia a dei possibili ricavi. Mediaset non molto tempo fa,per esempio, ha diffidato Vcast (servizio online di registrazione) dal permettere di registrare le sue trasmissioni... è un caso che in quei giorni stavano lanciando il loro servizio a pagamento rivideo?

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